Protesi pettorali maschili: a cosa serve l’intervento

Chirurgia estetica Milano

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del dott. Alberto Capone

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Protesi pettorali maschili: a cosa serve l’intervento

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Sono sempre più numerosi gli uomini che si affidano alla chirurgia plastica, tanto che ci sono ormai interventi dedicati appositamente al sesso forte, come gli impianti di protesi pettorali maschili.

Sono diversi i motivi per cui gli uomini si sottopongono a tale intervento, a scopo estetico, correttivo o integrativo.

L’impianto è pensato, ad esempio, per uomini che nonostante un duro allenamento non riescono a definire i muscoli del torace e i tanto agognati pettorali definiti o quando soffrono di una malformazione o difetto congenito, come la Sindrome di Poland. Questa anomalia congenita presenta una mancanza parziale o totale di uno solo dei due muscoli grandi pettorali e, nei casi più gravi, anche dei muscoli scheletrici adiacenti e del muscolo grande dorsale e alcune costole.

Ecco in cosa consiste l’intervento e a quali risultati porta.

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Impianto di protesi pettorali maschili: l’intervento

L’intervento d’impianto di protesi pettorali maschili è simile nelle modalità a quello di mastoplastica additiva femminile, ma si distingue per la grandezza dell’incisione, di almeno 4-5 cm, per permettere di impiantare una protesi più rigida di quelle della mastoplastica. Inoltre, gli impianti di protesi pettorali maschili vengono inseriti su un livello più alto rispetto alle protesi mammarie, ossia sopra il solco sottomammario.

Per inserire gli impianti, il chirurgo plastico esegue una piccola incisione all’altezza dell’ascella per creare una tasca e introdurre le protesi in gel coesivo, che simula perfettamente la forma del muscolo maschile, sotto al muscolo pettorale. L’intervento si esegue in day-hospital sotto anestesia totale e dura all’incirca 60 minuti.

Impianto di protesi pettorali maschili: il post-intervento e i risultati

Per l’intervento per l’impianto di protesi pettorali maschili non si usano punti di sutura, ma una speciale colla biologica e una fascia contenitiva toracica. Dopo 5-7 giorni, il paziente torna dal chirurgo per un controllo e la rimozione dei cerotti, per poi tornare dopo un mese.

Ecco alcuni consigli per guarire velocemente e senza complicazioni:

  • Riposo assoluto: subito dopo l’intervento si consiglia un riposo assoluto per aiutare la guarigione ed evitare complicazioni. Dopo 7 giorni è possibile riprendere le attività più leggere, dopo 20-30 giorni si possono poi riprendere le attività quotidiane.
  • Evitare movimenti eccessivi delle braccia: per almeno i primi 7 giorni è meglio non muovere troppo le braccia ed evitare movimenti troppo bruschi con il tronco.
  • Niente sport né massaggi: per almeno un mese è vietato fare sport e vanno evitati massaggi, linfodrenaggi e idromassaggi per evitare il gonfiore.
  • Assumere analgesici: questo intervento prevede uno scollamento muscolare e prevede che per i primi 3-4 giorni il paziente accusi del dolore, per questo motivo si rende necessario un analgesico. I risultati si noteranno da subito, nonostante l’eventuale gonfiore, e si avrà un muscolo pettorale molto più definito. Le cicatrici, inoltre, poiché nascoste sotto le ascelle saranno del tutto invisibili.

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